LE TRE REGOLE DI BASE PER COMPRARE/COLLEZIONARE OROLOGI
- Fanter
- 25 mar 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Ebbene, finalmente mi sono deciso ad aprire le danze su questo blog, e nel farlo ho pensato ad un articoletto degno di questo compito: dovevo cercare di farvi capire subito il tipo di contenuti di questa pagina e, in parte, con chi avete a che fare.
Insomma, il primo articolo doveva essere anche una sorta di piccolo manifesto di Tre Contatori e l’argomento delle “regole di base” penso possa assolvere degnamente a tale compito.
Venendo a noi, premetto subito che le regole per acquistare e/o collezionare orologi forse non sono necessarie: come in ogni passione, ognuno è padrone di sé stesso e, soprattutto, dei propri soldi.
Tuttavia, ho sempre pensato che qualche regola di base, se fondata sull'esperienza concreta, possa essere sempre utile, soprattutto ai neofiti. Credo, quindi, che le tre regole che ho individuato possano essere quantomeno dei buoni paletti per chi inizia ad avvicinarsi al mondo degli orologi, ma anche per chi, come il sottoscritto, da qualche tempo bazzica il settore.
1. CONOSCI TE STESSO: CONOSCI LE TUE RISORSE ED I TUOI GUSTI
Non starò a parlare di regole per “investire in orologi”: già se ne è parlato altrove nella community, e penso che la mia opinione sul tema abbia bisogno di un post dedicato. Comunque, questa regola ha a che fare prima di tutto col proprio budget ed i propri gusti: infatti, bisogna essere consapevoli di quanto possiamo spendere per la nostra passione e, di conseguenza, di cosa veramente ci piace.
Nel settore dei beni di lusso bisogna sempre cercare di spendere la somma “giusta”, per così dire, rispetto alle proprie tasche. Non ha senso, in sostanza, indebitarsi per un orologio o spendere cifre troppo alte rispetto alle proprie entrate: chi lo fa, mi pare, presta in seguito molta più attenzione alla tenuta del valore del pezzo in sé e tutte le decisioni sono orientate più da questo fattore che non da altro, forse perché, appunto, quella spesa è stata un passo più lungo della gamba e si teme che possa esser stato uno spreco di denaro.
Spendere le cifre giuste, che ci si possono permettere senza troppe preoccupazioni, consente, invece, di godersi in modo più leggero la passione, senza stare attenti ad aspetti che evidentemente non hanno molto a che fare con il collezionismo e che, forse, sono anche fonte di stress.
Sia chiaro, non sto dicendo che non bisogna prestare un minimo di attenzione alla tenuta del valore dei propri acquisti (anzi, ad un certo livello del collezionismo questo aspetto diventa parte del “gioco”), ma non dovrebbe essere questo l’aspetto più rilevante, pena ovviamente vivere la passione in modo più pesante.
Una volta risolto il problema del denaro, ci si può focalizzare meglio sul gusto estetico: il miglior modo di comprare orologi, si dice, è quello di comprare oggetti che ci piaceranno più a lungo, in modo da non sentire presto l’esigenza di rivendere e comprare altro.
In questo non bisognerebbe farsi influenzare troppo dalle mode o dalle opinioni altrui: certo, bisogna sempre ascoltare i consigli - forse non troppo quelli “del mercato” -, ma ricordarsi allo stesso tempo di metterli a confronto con i propri gusti.

2. CONOSCI GLI OROLOGI: STUDIA ED ABBI PAZIENZA NELLA RICERCA
Personalmente sono un grande fautore dell’acquisto “consapevole”: quando si hanno tutte le informazioni su un bene da comprare si ha maggiore garanzia che quell’oggetto faccia al caso nostro e che si stiano spendendo bene i propri soldi. Nel mondo degli orologi questo consiglio permette, da un lato, di approcciare prima ad uno degli aspetti più belli del collezionismo, e cioè lo studio delle referenze e della meccanica; dall’altro lato, consente di evitare le fregature su coevità e autenticità degli orologi offerti dai vari venditori. Quello dei segnatempo, infatti, è un mondo dove si dà letteralmente valore ai dettagli, e per muoversi correttamente sul relativo mercato bisogna imparare a conoscere, individuare e valutare i dettagli in questione: non ha senso pagare un sovrapprezzo per un “fat four”, se non si sa neanche dove guardare rispetto ad un tradizionale Submariner "ghiera verde".
3. CONOSCI LA TUA REALTÀ: IMMAGINA LE OCCASIONI IN CUI UTILIZZI L’OROLOGIO
Questa regola ha che fare con una caratteristica fondamentale degli orologi, che forse ultimamente è passata in secondo piano: la funzionalità. Per chi ha intenzione di usare l’orologio è fondamentale rendersi conto anche del contesto in cui ci si muoverà. Insomma, se siete una guida alpina, forse il Reverso non è l’orologio che fa per voi; allo stesso modo, se vestite ogni giorno in abito, un Deepsea probabilmente non è la scelta migliore per il polsino della vostra camicia.
Bisogna essere consapevoli, in definitiva, del contesto in cui andremo ad usare l’orologio: i segnatempo, infatti, possono essere classificati in base all’utilizzo per cui sono progettati ed assecondare questo utilizzo permette di godere a pieno del proprio orologio.
Ora, ci sono varie definizioni che descrivono gli utilizzi per cui sono pensati gli orologi. In ogni caso, al di là dei vari diver, dress, pilot ecc., tenderei a indentificare tre macro-categorie: gli orologi sportivi, i più versatili ed adatti al maggior numero di utilizzi (materiali robusti e buona resistenza all’acqua ed agenti atmosferici); gli orologi eleganti, che hanno bisogno di un abbigliamento piuttosto formale e sacrificano la robustezza per una maggiore vestibilità e leggerezza; infine, gli orologi extra lusso, che possono essere sia dei complicati o grandi complicati, ma anche semplicemente orologi di metalli preziosi ed al di sopra della media gamma del settore.
In particolare, credo che sia necessario fare quest’ultima differenziazione perché un orologio “importante”, per prezzo dei materiali o pregio della complicazione, difficilmente può essere anche un orologio da utilizzo quotidiano, qualità che, invece, può appartenere ad uno sportivo o elegante di media gamma. Certo, anche qui ci sono eccezioni, e non mi meraviglierei a vedere Wei Koh indossare un Patek 5270 ogni giorno, ma i miei sono consigli generali e volutamente generici.

In conclusione, le regole, se così vogliamo continuare a chiamarle, che ho appena esposto altro non sono che dei consigli di base che possono essere tenuti a mente da tutti, consigli che anche io cerco di non scordare. Tra l'altro, sono solo il primo passo nell'acquisto di un nuovo orologio (mi raccomando, non dimenticate di fare sempre la prova al polso).
In questo modo, forse, possiamo muoverci meglio all’interno del mondo degli orologi, senza dimenticare, tuttavia, che ognuno è libero di fare sempre ciò che vuole. Ecco, magari non fatevi una nuotata con un Calatrava…
Sacrosante parole!!!
Cheers Fanter, ora tocca rimboccarsi le maniche 😉